
Il mouse che funzionava solo quando pioveva
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"Vi scrivo disperato, quasi rassegnato al mio assurdo destino. È ormai la terza settimana consecutiva che il mio mouse decide di scioperare. Non uno sciopero qualsiasi, ma uno sciopero selettivo: il cursore si immobilizza totalmente durante le giornate di sole, facendomi sentire vittima di una crudele presa in giro del destino. Ho tentato di tutto: aggiornamenti software, preghiere alla Santa Scheda Madre, addirittura una seduta spiritica con vecchi CD-ROM come testimoni. Ma niente, lui resta lì, testardamente fermo, quasi a prendersi gioco della mia sanità mentale."
Questa situazione kafkiana aveva trasformato la mia vita in una sorta di tragicommedia. Ogni mattina al risveglio, prima ancora del caffè, la mia ansia saliva vertiginosamente: aprivo le tende con la speranza angosciosa di trovare nuvole scure e minacciose pronte a riversare litri di pioggia. Le giornate di sole erano ormai diventate il mio peggior nemico, un simbolo di impotenza informatica che mi costringeva a ripiegare su metodi alternativi come il touchpad, rendendomi frustrato e inefficiente.
I miei amici non tardarono a trarre divertimento dalla mia miseria tecnologica. Gruppi di WhatsApp pieni di GIF ironiche di ombrelli e previsioni meteorologiche divennero la mia nuova normalità. Alcuni, più "solidali", proposero addirittura rituali di danza della pioggia o preghiere pagane dedicate ai grandi spiriti digitali.
Un giorno, durante un temporale improvviso e fragoroso, assistetti con meraviglia e quasi con commozione al risveglio improvviso del mio mouse. Come fosse stato colpito da una scossa divina, il cursore tornò a muoversi con una fluidità incredibile, come se celebrasse il ritorno della pioggia con una gioia innaturale. La felicità durò solo poche ore, finché il sole non si riaffacciò, lasciandomi nuovamente sconsolato e arrabbiato.
Ormai disperato, convocai in casa un vero e proprio esperto di anomalie informatiche, una figura mistica con occhiali enormi e strumenti incomprensibili. Dopo ore di analisi approfondite, accompagnate da mugugni e grattate di testa, l’esperto sentenziò con aria grave: "Il suo mouse è diventato meteoropatico. Sensibile alle variazioni elettrostatiche provocate dalla pioggia, non può farne a meno."
Restai basito, chiedendomi come fosse possibile che un semplice oggetto elettronico avesse sviluppato un tale capriccio. In un lampo di disperata lucidità, decisi allora che era arrivato il momento di fare pace con il destino e trovare una soluzione definitiva.